Comunicato stampa
Ucraina: al via la delegazione “Stop the War Now” guidata da Un Ponte Per e dal Movimento
Nonviolento
Da 26 settembre al 3 ottobre una delegazione italiana di organizzazioni della società civile sarà in Ucraina
nell’ambito delle attività svolte dalla rete “Stop the War Now”. Tra gli obiettivi della missione il sostegno alle realtà nonviolente ucraine impegnate nella costruzione della pace.
Roma, 23 settembre 2022 – Partirà il prossimo 26 settembre e resterà in Ucraina sino al 3 ottobre la
delegazione della società civile italiana guidata dalla Ong Un Ponte Per e dal Movimento
Nonviolento nell’ambito delle iniziative della rete “Stop the War Now”, nata per costruire dal
basso un’alternativa alla guerra in corso e per contribuire alla immediata cessazione dell’invasione
russa dell’Ucraina e all’avvio di negoziati tra le parti per dirimere con la diplomazia le attuali
controversie.
Dopo due delegazioni e alcune missioni esplorative realizzate nei mesi passati, le organizzazioni della
carovana “Stop The War Now” torneranno in Ucraina per svolgere una serie di incontri con la
società civile impegnata nel supporto umanitario alle vittime del conflitto, nella costruzione della
pace, nel sostegno all’obiezione di coscienza e nelle azioni di resistenza nonviolenta.
Faranno parte della delegazione attiviste/i e rappresentanti delle organizzazioni italiane: ARCI,
ARCS, Anche Noi Cittadinanza Attiva, Casa Delle Donne Pisa, COSPE, Coop.Mag4 Piemonte,
Gruppo Abele, EQUA, Libera, Pax Christi, JEF Europa, Movimento Nonviolento e Un Ponte Per.
Tra gli obiettivi della missione quello di gettare le basi per stringere accordi di partenariato tra
gli oltre 175 enti italiani che fanno parte della rete “Stop the War Now” e organizzazioni della società
civile ucraini, tra cui i sindacati ed università locali; la possibilità di stringere accordi per scambi
giovanili tra le università italiane e quelle ucraine, e il rilancio a livello internazionale della
campagna di sostegno agli obiettori di coscienza ucraini attualmente sotto processo o inchiesta da
parte della Procura Generale ucraina, accusati di alto tradimento. Tra loro anche il giornalista Ruslan
Kotsaba, sotto processo per aver diffuso appelli contro la guerra. Analoga campagna di sostegno
agli obiettori di coscienza è portata avanti anche sul versante della Russia, tanto più alla luce di
una sempre crescente mobilitazione alle armi dei giovani russi decisa da Putin.
La delegazione ha l’obiettivo di gettare ponti e costituire reti tra tutti quei soggetti, laici e religiosi,
che si pongono il problema della convivenza tra diversi, del rispetto del pluralismo linguistico e
culturale, del sostegno anche psicologico alle vittime della violenza e della guerra.
La delegazione sarà anche l’occasione per lanciare una campagna di sensibilizzazione e raccolta
fondi per sostenere le spese legali e processuali degli attivisti ucraini sotto inchiesta, e sostenere il
loro prezioso lavoro di costruzione della pace (maggiori informazioni a questo link:
www.unponteper.it/ucraina-stop-the-war-now/).
Denso il programma degli incontri, che prevedono tra le altre cose una tappa a Chernivtsi, città nella
quale l’università ha accolto centinaia di persone sfollate e si trova in estremo bisogno di aiuti
umanitari, e numerosi scambi con esponenti di associazioni, tra cui Il Movimento Pacifista Ucraino,
e sindacati nella città di Kiev. La delegazione italiana porterà nel paese anche un carico di aiuti
umanitari destinati alla popolazione.
Sarà presente per Pax Christi don Renato Sacco
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