Il nascente gruppo Pax Christi di Cecina, ha organizzato il 9 marzo u.s. nella parrocchia Santa Famiglia dove opera, una veglia di preghiera per la pace in Ucraina che ha riscontrato una buona e sentita partecipazione.

Nella fase introduttiva al clima di preghiera si è messo al corrente i presenti del rischio che il conflitto possa assumere dimensioni internazionali a causa dell’invio di armi anche da parte dell’Italia in violazione dell’articolo 11 della nostra costituzione, ma soprattutto possa degenerare in conflitto atomico con il rischio di porre fine alla vita in questo pianeta. E anche l’Italia ha sul suo territorio circa 40 ordigni nucleari statunitensi. La corsa al riarmo che non si è mai fermata in tutto il mondo e soprattutto nell’alleanza Nato, da sempre protagonista di ingerenze esterne in molti paesi con lo slogan della “guerra giusta”. Per questo è essenziale chiedere al nostro governo di firmare il TPWN e di chiedere a tutti i paesi un progressivo disarmo smantellando le alleanze militari. La veglia si è articolata con la lettura di alcuni stralci tratti dal magistero della pace scritti nel corso di diversi anni per ribadire il filo comune che la pace tra i popoli non si costruisce con la minaccia e la paura della reciproca distruzione attraverso l’uso delle armi. Dopo la parola di Dio, canti e preghiere guidate e spontanee, si è terminato con una lettura tratta dagli scritti  ( Il volto feriale della pace) del venerabile don Tonino Bello …..“Abbiniamo con più coraggio la pace a quelle espressioni che solo la paura di apparire sognatori ci impedisce di adoperare: amore globale della vita, sapore di Vangelo, bisogno profondo di felicità, tenerezza e stupore, amicizia e dialogo, poesia e umiltà, impegno e speranza…sono queste le armi della pace, senza di che la pace delle armi, nel migliore dei casi, sarà solo la pace dei cimiteri”.