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Pax Christi a Cecina e Mariella Tapella

L’avvio dell’attività del gruppo “Pax Christi” di Cecina, avvenuto sabato 16 novembre scorso, per un caso è coinciso con il 30° anniversario della strage dei 6 gesuiti all’Università centroamericana di El Salvador, l’ultimo dell’omicidio di religiosi all’epoca della dittatura militare. Un battesimo del gruppo impregnato da un evento connotato da tanta evocazione simbolica che sicuramente caratterizzerà la sensibilità e la priorità dell’impegno per la pace di questo gruppo. A conferma di ciò c’è voluta anche la presenza in Italia, nei suoi periodici appuntamenti, Mariella Tapella da El Salvador. Per la stessa è stato dal 21 al 24 novembre scorsi un giro tutto toscano di conoscenza e di sensibilizzazione sulla realtà di El Salvador. Un debutto
proprio di fuoco del gruppo, perché a distanza di soli 5 giorni dall’inizio dell’attività, è stata promossa una conferenza nella parrocchia del duomo dove, in collaborazione con la Caritas parrocchiale, Mariella ha incentrato la sua riflessione su:”S.Romero testimone del Pane condiviso con gli impoveriti di El Salvador”. Una lunga dissertazione in cui sono stati toccati temi quali: povertà, condivisione, giustizia, rapporto fede e politica, Concilio e conferenza di Medellin.
Il giorno dopo Mariella ha incontrato i giovani di un istituto superiore con i quali si è soffermata sulle cause storiche della violazione dei diritti umani in El Salvador, in particolare richiamando l’attenzione sul massacro del 1932 dove furono uccisi trena mila nativi con il folle scopo di annullare o quanto meno ridimensionare la presenza indigena, ritenuta ostacolo al processo di neo colonizzazione.
Nella serata a Riparbella, accolta nell’unica Parrocchia del paese, Mariella ha tracciato un excursus storico dei diritti umani violati, includendo le ragioni politiche ed economiche delle ingiustizie del Paese. L’intervento s’è concluso con una richiesta d’aiuto per i bambini del catechismo di S.Salvador, la capitale. Si tratta di una raccolta solidale consistente nell’acquisto di matite colorate e di un libretto, corrispondendo il corrispettivo in denaro di Euro 5 per ciascun bambino in contributo da inviare in El salvador, al fine di educare i bambini alla conoscenza delle opere e della figura di S.Romero.


Il giorno dopo è stata la volta di Pistoia, ultima tappa della breve permanenza toscana di Mariella. A Santomato di Pistoia è stata accolta dal locale gruppo di “Pax Christi”. Il Parroco d. Paolo Tofani, più volte pellegrino in El Salvador in questi ultimi anni con i suoi collaboratori ha promosso un incontro coi giovani, principalmente scout, i quali hanno prospettato inizialmente a Mariella i risultati dei gruppi di studio precedentemente svolti, su alcuni temi cruciali che coinvolgono i giovani di questa parte del mondo, quali la violenza, l’ingiustizia, l’intolleranza e così via. A questa disamina Mariella ha dato il suo apporto, mettendo
in risalto come gli stessi problemi sono vissuti colà, in una sorta di fruttuoso interscambio.
La mattina seguente è intervenuta nella Messa. La liturgia aveva previsto per quella domenica la festa di Cristo Re per cui Mariella, nella sua risonanza al Vangelo, ha incentrato la sua riflessione sull’avvento del
Regno che non coincide, secondo la sua valutazione, coi limiti perimetrali della Chiesa, ha parlato anche dell’impegno per l’ecumenismo, similmente alla sua esperienza a tal riguardo in El Salvador, valorizzando l’impegno per la pace e per la giustizia di tutte le religioni. Ha concluso con una sorta di impegno personale per tutti, affermando che se la Messa di mons. Romero è stata interrotta col suo martirio, sarà compito di ogni cristiano finirla col proprio impegno, per l’avvento di un mondo nuovo.
Pio Castagna