Secondo la questura la manifestazione non era stata autorizzata. Area blindata dalle forze dell’ordine
Una manifestazione blindata quella di questa mattina dei
pacifisti che hanno deciso di sfidare il no della questura al corteo
organizzato contro l’esercitazione Trident Juncture e contro le servitù
militari in Sardegna. Polizia e carabinieri presidiano tutta la zona e gli
accessi alla frazione di Porto Pino di Sant’Anna Arresi, adiacente alla base. I
manifestanti vorrebbero avrebbero voluto la spiaggia ma tutti i varchi erano
presidiati dalle forze dell’ordine che ne impediscono l’accesso. Al lavoro i
militari della Compagnia di Carbonia, del Battaglione e del Comando provinciale
dei carabinieri, il Reparto Mobile della Polizia, la Digos, il Reparto
prevenzione crimine, gli agenti del Commissariato di Carbonia e gli
artificieri. In volo anche elicotteri.
I manifestanti che si erano radunati nel parcheggio della
spiaggia di Porto Pino si stanno spostando per raggiungere lo snodo in cui sono
in corso i controlli da parte delle forze di polizia e dove si trovano ancora
molti manifestanti. “Tutti liberi”, urlano dalla testa del corteo,
“liberateli”, riferendosi al fatto che in molti non hanno potuto
raggiungere il parcheggio. Slogan anche contro le esercitazioni e contro le
basi, “Fuori la Nato dalla Sardegna”. Il corteo si è ingrossato ed
ora è composto da oltre 500 persone, a cui lentamente se ne stanno aggiungendo
delle altre.
I pacifisti non firmano le prescrizioni
richieste dalla questura
Non hanno firmato le prescrizioni richieste dalla Questura
gli organizzatori della manifestazione. Ieri mattina due degli organizzatori
che avevano presentato la comunicazione della manifestazione sono stati
convocati in Questura dove gli sono state illustrate le prescrizioni da
seguire. In particolare gli è stato vietato, per motivi di sicurezza visto che
è in corso l’esercitazione, il corteo attorno al poligono, mentre gli è stato
proposto un sit-in, un presidio statico. Gli organizzatori hanno, però,
rifiutato di firmare le prescrizioni. Nei termini in cui è stata preavvisata
dagli organizzatori qualche giorno fa la manifestazione, quindi, non è stata
autorizzata.
M5s, stop a esercitazioni Nato in Sardegna
“A Teulada, in provincia di Cagliari si sta svolgendo
una manifestazione organizzata dai comitati e dalla societa’ civile, per
protestare contro l’esercitazione Nato “Trident Juncture 2015” e per
dire “no” alle servitu’ militari, alla guerra e ai poligoni. Il
questore prima non ha autorizzato il corteo, con motivazioni pretestuose, poi
agenti delle forze dell’ordine hanno bloccato i pullman e allontanato i
manifestanti. Nonostante tutto, oltre 700 persone si sono radunate vicino la
base di Teulada per protestare pacificamente. Il movimento 5 stelle sta
presentando una interrogazione urgente al Senato, a firma Roberto Cotti”.
A renderlo noto sono i parlamentari del M5s nelle commissioni Difesa di Camera
e Senato.
“Gli oneri delle esercitazioni militari che gravano
sulla Sardegna non sono più sostenibili. Si parla di costi in termini sanitari,
economici, ambientali che ricadono sulla popolazione, in un territorio che da
oltre 50 anni è gravato dal 62% del totale delle servitù militari
italiane”, aggiungono. “L’Italia secondo il trattato della Nato non
avrebbe l’obbligo né di partecipare a queste esercitazioni né di concedere
l’uso dei propri poligoni – proseguono i pentastellati – il M5s è per un nuovo
modello di Difesa che sia, appunto, difesa del nostro Paese e di non ingerenza
nelle controversie internazionali che non hanno ripercussioni sull’Italia”.
“Invece a Teulada si stanno svolgendo esercitazioni di
tipo offensivo che non servono per difendere il nostro territorio ma per
attaccare – insistono i parlamentari – e per questo ricordiamo quanto scritto
nell’articolo 11 della Costituzione. Chiediamo che venga riaperta una
riflessione sul nostro modello di Difesa”.