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Pax Christi International si congratula con ICAN per l’assegnazione del premio Nobel per la Pace 2017

nobelprizeican

Il Nobel deve essere un incentivo per tutti gli Stati a firmare e ratificare il recente Trattato per la proibizione delle armi nucleari presentato all’ONU

Pax Christi International esprime tutta la propria soddisfazione per l’assegnazione del premio Nobel per la pace alla Campagna Internazionale per l’abolizione delle armi nucleari (ICAN), importante riconoscimento all’impegno di anni di lavoro di sensibilizzazione sulle gravissime conseguenze umanitarie delle armi nucleari e per l’ammirevole impegno per il conseguimento del trattato sulla proibizione delle armi nucleari adottato lo scorso luglio dalla Nazioni Unite. Il trattato bandisce l’uso delle armi nucleari, ma anche la minaccia del loro utilizzo come forma di pressione politica, nonché la produzione, lo sviluppo, la conseguente dislocazione sui territori nazionali e i test per migliorarne l’efficacia.

ICAN, che celebra quest’anno il decimo anniversario di vita, è un insime di organizzazioni non governative provenienti da un centinaio di Paesi. Pax Christi International, così come le organizzazioni nazionali che di Pax Christi International fanno parte, provenienti un po’ da tutto il mondo, sono parte attiva di ICAN, e si impegnano costantemente partecipando in azioni di lobbyng politica sia a livello nazionale e internazionale facendo pressioni sui governi e sui leader delle Chiese internazionali.

L’assegnazione del Premio Nobel per la Pace è un alto riconoscimento per quanto raggiunto da ICAN verso la costruzione di un mondo libero dalle armi nucleari così come uno stimolo agli Stati nazionali affinché si apprestino a firmare e ratificare il prima possibile il trattato per la Proibizione delle armi nucleari” dice Greet Vanaerschot, Segretario Generale di Pax Christi International. “Una volta ratificato da 50 stati nazionali, il trattato entrerà nel pieno delle sue funzioni perciò speriamo che il Premio possa essere uno stimolo per gli stati che ancora non lo hanno sottoscritto affinché uniscano al più presto all’elenco dei firmatari.
IL nostro Movimento è convinto che con questo premio il comitato norvegese per il Nobel stia anche dando riconoscimento ai sopravvissuti dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki – gli hibakusha – e alle vittime dei test nucleari in tutto il mondo. I sopravvissuti sono una voce unica e un’ importante fonte di ispirazione per tutti coloro che sono coinvolti in ICAN compresi i membri di Pax Christi International. Il premio Nobel amplifica le richieste di un’azione urgente contro il nucleare che insistentemente giungono dai continui appelli dei sopravvissuti.

Gli stati che posseggono armi nucleari hanno una responsabilità nel rimandare la prospettiva di un mondo libero dal nucleare.
La decisione dei due terzi dei membri delle Nazioni Unite di mettere al bando le armi nucleari a causa delle conseguenze indiscriminate del loro utilizzo, rafforza l’esigenza di un impegno comune. Oggi è giunto il tempo per gli Stati dotati di armi nucleari di unirsi al storico processo della messa al bando del nucleare” – continua Vanaerschot

L’ assegnazione del Premio Nobel serve ad ICAN come un forte stimolo per continuare il proprio impegno per la firma e la ratifica del trattato per la proibizione delle armi nucleari, per trovare nuove vie di dialogo costruttivo affinchè gli stati oggi contrari si uniscano alla messa al bando e, una volta che il trattato sia entrato a tutti gli effetti in vigore, per controllarne l’applicazione e la diffusione.
Abbiamo ancora molto lavoro davanti a noi e l’assegnazione del Nobel per la Pace giunge proprio al momento opportuno.

Bruxels,6 Ottobre 2017

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Per Contatti
Alice Kooij Martinez
Advocacy Officer Pax Christi International
Email address: a.kooij@paxchristi.net