Comunicato Stampa Pax Christi Italia
Ci risiamo. Dopo averla fatta sparire dai media ritenendola una situazione ormai “normalizzata”, i giornalisti hanno ripreso a scrivere della Palestina rispolverando il vecchio armamentario di termini vaghi e falsi con l’obiettivo di deviare il lettore che fosse ancora interessato a sapere cosa accade realmente ai milioni di palestinesi oppressi nella loro terra. Chi legge le notizie non deve infatti chiedersi cosa sta dietro ai generici “scontri” e “incidenti” che avrebbero portato ad “aumentare la tensione”.
Ma non è questa la notizia che andrebbe data mentre si consuma la catastrofe palestinese.
La depalestinizzazione della città di Gerusalemme, la colonizzazione di gran parte della Cisgiordania e la devastazione totale realizzata dal sistema di occupazione è ben altro dalle contestazioni per un metal detector. Chi legge i giornali deve limitarsi ad immaginare solo delle difficoltà di relazioni tra israeliani e palestinesi e in particolare il “rifiuto da parte dei palestinesi delle restrizioni imposte da Israele agli ingressi della Spianata”.
Ma non basta augurarsi un maggior dialogo quando un popolo viene massacrato da cinquan’anni.
Non basta sperare che si arrivi alla moderazione e al dialogo senza mai nominare la colonizzazione e le continue violazioni del diritto internazionale da parte di Israele nella città di Gerusalemme e in tutta la Palestina.
“Quanto accade ogni giorno sotto occupazione militare non deve essere considerato ormai normale” – denunciava l’Assemblea dei Vescovi Cattolici della Terra Santa a maggio. “Ferita aperta e purulenta sono tutte le Ingiustizie provocate dagli insediamenti e dalla legalizzazione di costruzioni israeliane, dalle violazioni alla libertà di movimento, dal muro e dalle restrizioni alle attività economiche, dagli ostacoli ai ricongiungimenti tra le famiglie, dalle discriminazioni contro gli arabi con cittadinanza israeliana. La Chiesa non può ignorare l’ingiustizia, facendo finta che vada tutto bene” . (Commissione Giustizia e Pace dell’Assemblea dei Vescovi Cattolici della Terra Santa, 12 maggio 2017).
La Terra Santa soffre di un’ingiustizia che ha un nome preciso e insostituibile: l’occupazione israeliana.
Pax Christi chiede al Governo Italiano e all’Europa di impegnarsi perchè, alla luce delle numerose risoluzioni dell’ONU, si ponga fine all’occupazione e venga rispettato il Diritto Internazionale.
Firenze, 25 luglio 2017 Pax Christi Italia
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