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Silenzio complice e azione responsabile. In piedi davanti al Risorto!

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Pax Christi – Comunicato stampa

In questo periodo pasquale rigato di sangue e avvolto da una spirale di orrori (tra essi, la strage di cristiani a Garissa in Kenya, le violenze contro il campo palestinese di Yarmouk in Siria, la scoperta di fosse comuni a Tikrit in Iraq, gli scontri nello Yemen e altrove), stiamo vivendo una situazione che, secondo l’ONU, “va oltre il disumano”.
Sembra si stiano scatenando le potenze dell’iniquità.
imagesZORI4KR5I nostri mezzi di comunicazione ne parlano solo per qualche giorno, forse perché dove non sono coinvolti occidentali o europei la notizia non è importante.
Preghiamo con papa Francesco il Cristo crocifisso in cui “vediamo i nostri consueti tradimenti e le quotidiane infedeltà”, in particolare la tragedia di tanti credenti perseguitati per la loro fede “con il nostro silenzio complice”.
E’ complice perché, a causa di interessi economici e di ossessioni geopolitiche, mettiamo da parte il primato di una politica di pace e:
continuiamo a vendere armi anche in luoghi di guerra,
contribuiamo al proliferare di bande armate amiche di Stati o aziende direttamente o indirettamente complici dei terroristi, Arabia Saudita?,Qatar?
impediamo all’ONU di prendere in mano situazioni necessarie di impegni lungimiranti e responsabili.
L’intervento auspicato dal papa in questi giorni non riguarda inaffidabili e inefficaci operazioni militari, generatrici di ulteriori violenze, ma il primato della politica e del diritto, della giustizia e della riconciliazione, della cooperazione e della carità.
A fine marzo, il martirio dei cristiani e di credenti di varie comunità è approdato finalmente al Consiglio di sicurezza dell’ONU, che ha ascoltato le terribili testimonianze di esponenti di minoranze religiose perseguitate (tra i quali il patriarca caldeo di Baghdad, Louis Sako).
Tra gli interventi auspicati:
– la creazione di “spazi di vita” protetti dalle violenze,
– il sostegno umanitario al popolo dei rifugiati-sfollati,
– il ripristino di stati di diritto,
– l’avvio di azioni legali presso la Corte penale internazionale al fine di punire i crimini contro l’umanità,
– l’attivazione di norme contrarie a ogni forma di complicità finanziaria, armata e intellettuale con i gruppi terroristi,
– il sostegno a programmi educativi orientati al rispetto dei diritti, all’esercizio dei doveri e alla riconciliazione nella verità e nella giustizia.
Pasqua vuol dire scoperchiare la tomba dell’ingiustizia e dell’odio, far rotolare il macigno dell’indifferenza e delle complicità, lasciare che la luce del Risorto inondi la faccia della terra.
I credenti nella pace si alzano in piedi davanti al Risorto!
untitledRisuonano attuali ancora oggi le parole don Tonino: “Se non abbiamo la forza di dire che le armi non solo non si devono vendere ma neppure costruire, … rimarremo lucignoli fumiganti invece che essere ceri pasquali.” (d.Tonino Bello, 30 aprile 1989, Arena di Verona).

Firenze, 10 aprile 2015 Pax Christi Italia

Contatti:
Segreteria Nazionale di Pax Christi: 055/2020375 info@paxchristi.it
Coordinatore Nazionale di Pax Christi: d. Renato Sacco 348/3035658 
drenato@tin.it