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Sistema paese in movimento

Si chiama “Sistema paese in movimento” è la campagna navale che parte il 13 novembre da Civitavecchia e che durerà ben cinque mesi, concludendosi a Taranto il 7 aprile 2014. Un gruppo di navi da guerra italiane (la portaerei Cavour, la fregata Bergamini, il pattugliatore Comandante Borsini e l’unità di supporto logistico Etna) se ne andranno in giro per il mondo, toccando 13 paesi dell’Africa e 7 del Golfo Persico a promuovere il made in Italy.
A bordo esporranno le loro merci alcune aziende italiane, come ad esempio Beretta (armi leggere), MBDA (leader mondiale nella produzione di missili) o, soprattutto, il gigante Finmeccanica con i prodotti bellici delle società del gruppo: AgustaWestland, OTO Melara, Selex ES, WASS, Telespazio. Missili, cannoni navali, siluri, elicotteri, sistemi di puntamento… tutto quello che serve per fare tante belle guerre.
Costo di questa vera e propria fiera bellica viaggiante: 20 milioni euro. 13 provenienti dagli sponsor, che naturalmente contano di rifarsi ampiamente, e 7 dal Ministero della Difesa cioè denaro pubblico. Praticamente le forze armate vanno in giro a piazzare armi, una sorta di vendita porta a porta.
A bordo, come partner della campagna, ci saranno anche il Ministero degli Esteri, quello dello Sviluppo Economico e quello dei Beni Culturali, l’Istituto per il Commercio Estero, la Croce Rossa, Expo Milano 2015. Verranno toccate le due zone del pianeta più sconvolte dalle guerre, per proporre l’acquisto di altre armi. L’Africa subsahariana (persino la Nigeria) e il Medioriente (persino il Bahrain, dove è in atto una lotta nonviolenta per la democrazia, a fronte di un regime repressivo e crudele, e dove ha sede la V Flotta USA).
Sul sito del Ministero della Difesa si dice che l’operazione ha l’obiettivo di “promuovere le eccellenze italiane in ambito imprenditoriale e di offrire assistenza umanitaria” e che servirà per il “rafforzamento del dialogo e della cooperazione tra nazioni”. Già, perché la cornice in cui è presentata la campagna è anche quella dell’assistenza umanitaria nei confronti delle popolazioni, specie quelle africane… C’è una pennellatina qua e là di iniziative umanitarie (come le cure oftalmiche per bambini) che aggiunge squallore a squallore: si usano le sofferenze per giustificare il commercio di armi, per incentivare cioè di fatto le guerre che impoveriscono i popoli. Regaliamo occhiali ai bambini africani, in cambio di lauti contratti di vendita di missili e cannoni sottoscritti dagli adulti che li uccideranno.

Antonio Lombardi
Macroarea Disarmo Pax Christi Italia
Punto Pace Pax Christi Napolicavour