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Allarme atomico! Occorre denuclearizzare il Medio Oriente!

Sarà propaganda. Ma le notizie provenienti dal Medio Oriente ci dicono che è possibile una guerra anche con armi nucleari. Sono pronti piani di attacco contro gli impianti nucleari iraniani sul cui uso militare l’AIEA, Agenzia internazionale energia atomica, sta pubblicando un Rapporto.
L’esercito britannico è pronto ad appoggiare una possibile azione militare statunitense di attacco missilistico all’Iran. Anche il presidente Peres conferma che è pronta l’opzione militare. A fine ottobre Netanyahu e Barak hanno autorizzato una grande esercitazione militare in Sardegna utilizzando la base di Decimomannu e hanno testato il lancio di un missile “Gerico” a lunga gittata, che può essere armato con ordigni nucleari, in grado di raggiungere l’Iran («l’Avvenire» 4.11.2011).
Siamo davanti a uno scenario terribile destinato a sconvolgere il Medio Oriente, ad aggravare tutti i problemi drammatici presenti nell’area e nel Mediterraneo e ad annullare tante faticose strade di convivenza. Pneso sia necessario rilanciare le proposte sul disarmo nucleare più volte avanzate dalla S. Sede e dalla Commissione Pontifica Giustizia e Pace, dal Comunicato conclusivo per una pace giusta del Sinodo dei vescovi del Medio Oriente (ottobre 2010) e dal progetto emerso alla Conferenza di revisione del Trattato di non proliferazione nucleare (TNP) di un Medio Oriente denuclearizzato (maggio 2010). A questo spinge anche la dichiarazione di Pax Christi International (maggio 2010).
Occorre mobilitarsi lanciando un appello al Parlamento e al governo italiano perché si facciano promotori di percorsi di disarmo sia presso l’Unione europea che gli organismi dell’ONU per un Medio Oriente denuclearizzato da decidere alla prossima Conferenza internazionale TNP del 2012.
Non è possibile rassegnarsi alla spirale del nucleare contro il nucleare o del terrorismo contro il terrorismo. Solo la pace cercata con determinazione può essere giusta e preventiva. Penso sia doveroso come membri dell’unica famiglia umana e credenti nel Dio della pace, adorato ultimamente ad Assisi, fermare i lavori di scavo di un gigantesco abisso di male che potrebbe distruggere tanti cammini di pace, di giustizia e di riconciliazione.
Che il Cristo “nostra pace”ci aiuti, ci guidi, ci dia forza per abbattere ogni muro, tanto più se atomico, e costruire ponti di umanità.

Sergio Paronetto