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FRANCESCO, CHE MERAVIGLIA!

Che meraviglia…

Carissimo Francesco!

Chi l’avrebbe immaginato. Con il tuo ‘buonasera’ e la tua umanità, da quel balcone, hai conquistato il mondo e in pochi giorni hai fatto ripartire il cammino della Chiesa dei poveri che ci hai confidato di sognare.

Che sorpresa, Francesco! Da tantissimo tempo eravamo abituati ad una chiesa arroccata nel suo potere sacrale e spesso fastidiosamente distante dalla vita quotidiana, ma tu in una settimana hai sconquassato il Vaticano, rotto schemi millenari di riti a volte poco in sintonia col Vangelo, restituito alla chiesa un volto fresco e una parola amica, che prima di tutto rispetta e non giudica chi non crede.

Anzi, giorni fa hai inventato una specie di “benedizione laica” per mettere a loro agio i non credenti, mentre noi eravamo abituati ad una fede diventata religione civile ad uso e consumo di politici che amano proclamarsi “cattolici”, con vescovi e preti pronti a baciare loro le mani in cambio di qualche favore… (e tu invece, che tenerezza vederti evitare il baciamano reverenziale mentre cerchi di abbracciare tutti!)

 

Buon giorno, fratello vescovo, che ci hai messi subito in cammino con te per convertirci al “lieto annuncio”, per rinnovare la comunità cristiana e la famiglia umana, sulla scia del Concilio Vaticano II. Buon giorno dal nostro quartiere della Cita, abitato da tanti di quei poveri di cui ci stai parlando con insistenza come dei privilegiati da Dio. Noi facciamo tanta fatica a servirli, anzi, li sopportiamo come un peso, li giudichiamo, li evitiamo e certamente non sono la nostra prima preoccupazione!

 

Anche noi auguriamo un Buon giorno a te, papa Francesco, ma anche alla Chiesa e al mondo, con il brivido che papa Giovanni 50 anni fa comunicava con il suo “E’ appena l’aurora!” C’è proprio bisogno di ricominciare e questa Pasqua potrebbe essere la volta buona!

 

Con te sembra finalmente possibile abbandonare i segni del potere e alimentare il potere dei segni, evangelici, umani e credibili, a partire dal nome che hai scelto: programma di una Chiesa povera, dei poveri, con i poveri, essenziale, sobria, itinerante, in ascolto e non sempre preoccupata di insegnare la morale, facile a giudicare e abile a correggere.

 

Con te vogliamo porci sulla strada della dignità, della fraternità e del bene comune, accompagnando il cammino ecumenico universale, che hai richiamato davanti alla stampa internazionale, verso la pace, la giustizia e la custodia del creato.

Condividiamo con te l’ annuncio rivoluzionario della pace in questa nostra Italia che ha deciso di investire miliardi su cacciabombardieri e sottomarini da guerra, mentre i disoccupati e i poveri sono ormai milioni.

 

E adesso, con ancor maggiore entusiasmo, iniziamo la nostra Settimana Santa qui alla Cita. E ci piacerebbe appendere alle pareti di tutti i centri di potere, ecclesiale e civile, questa tua fortissima consegna:

Non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio, che ha il suo vertice luminoso sulla Croce!”

 

Buon giorno, papa Francesco.

Il Signore dia a te, a noi e a tutti la Sua pace.

Don Nandino, con i cristiani della parrocchia della Resurrezione

e le donne e gli uomini di buona volontà della Citapapa FRANCESCO 1

Marghera, 24 marzo 2013