“Una società più giusta e solidale passa necessariamente attraverso una scuola in grado di educare le nuove generazioni a ideali, valori e modelli di comportamento ispirati alla Pace, ai Diritti, al dialogo e al rifiuto di ogni forma di di violenza e quindi della guerra”
Così potrete leggere nella presentazione del documento che accompagnerà il lancio della campagna SCUOLE SMILITARIZZATE. La scuola, che in questi giorni è “sorvegliata speciale”, si sta organizzando minuziosamente per accogliere tanti bambini e ragazzi che dalla fine di febbraio non frequentano a causa del covid. Progettare gli spazi, i materiali, le mense in sicurezza… ma l’obiettivo primario è quello di recuperare la relazione con bambini e ragazzi. Fondamentale, in un rapporto educativo, rientrare in contatto, ripristinare relazioni fatte di scambio, apertura, accoglienza reciproca, superando la diffidenza e la paura dell’altro che abbiamo rinforzato in questo tempo così impegnativo. Questo è un periodo fertile per costruire ponti, per guardare il Creato con rispetto, per abbattere muri, per imparare a vivere con più semplicità e rispetto per la difesa della vita. La crisi del covid può diventare opportunità per orientare la scuola a costruire progetti di educazione alla pace e alla nonviolenza.
Il cuore del documento che avvierà la nuova campagna di SCUOLE SMILITARIZZATE, elenca nove punti a cui i singoli insegnanti ma soprattutto i collegi docenti potranno aderire, impegnandosi in attività, progetti di educazione alla pace, pratiche di difesa civile nonviolenta, realizzarli, divulgarli, come, tra l’altro, indicato nelle “Linee guida per l’educazione alla Pace e alla cittadinanza glocale”.
Diventa importante mettersi in gioco, come Punti Pace, per collaborare, portare le esperienze e la testimonianza di operatori di pace.
La campagna SCUOLE SMILITARIZZATE è promossa da Pax Christi, MIR con la collaborazione di Sos diritti, ma stanno aderendo molte associazioni, perché siamo certi che lavorare insieme, per dare voce alla Pace, ci aiuti a rendere migliore la nostra casa comune, ferita da tante guerre e tanta violenza.
Sonia Zuccolotto