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Fino in Fondo, giugno 2014

10153221_1519677951593244_199780133018863901_nEbbene sì. A distanza di più di un mese, lo ripetiamo perché sentiamo che è stata una cosa grande. Il 25 aprile all’Arena di Verona abbiamo assistito a un miracolo. oltre 13 mila persone. Un’Arena colma di gente e di sogni, nonostante il silenzio dei mezzi di comunicazione che non ha favorito il diffondersi dell’appuntamento.” Inizia così l’editoriale di Alex Zanotelli, direttore di Mosaico di pace, sul numero di questo giugno 2014.

Davvero l’appuntamento dell’Arena è stato un momento grande, non solo per numero ma anche per qualità. Ed eravamo presenti in molti anche di Pax Christi, unendo l’Arena con la nostrra assemblea annuale, la prima per me come coordinatore. E l’Arena è stato anche un momento propositivo.

E’ stata infatti lanciata la proposta, su cui dobbiamo lavorare in questi prossimi mesi, per una legge di iniziativa popolare per  l’istituzione e il finanziamento del “Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta”. Obiettivo della Campagna è dare piena attuazione all’articolo 52 della Costituzione: “la difesa della patria è sacro dovere del cittadino”.

Il disegno di Legge – spiega un comunicato di Rete Disarmo (di cui fa parte anbche Pax Christi) – istituisce un Dipartimento che comprenderà il Servizio civile, la Protezione Civile, i Corpi civili di pace e l’Istituto di ricerche sulla Pace e il Disarmo. Il finanziamento della nuova difesa civile dovrà avvenire grazie all’introduzione dell’”opzione fiscale”, cioè la possibilità per i cittadini, in sede di dichiarazione dei redditi, di destinare il 6 per mille alla difesa non armata. Inoltre si propone che  le spese sostenute dal Ministero della Difesa relative all’acquisto di nuovi sistemi d’arma siano ridotte in misura tale da assicurare i risparmi necessari per non dover aumentare i costi per i cittadini.Lo strumento politico della legge di iniziativa popolare vuole aprire un confronto pubblico per ridefinire i concetti di difesa, sicurezza, minaccia, dando centralità alla Costituzione che “ripudia la guerra” (art. 11).”

Concretamente la raccolta delle 50.000 firme necessarie inizierà il 2 ottobre 2014, Giornata internazionale della Nonviolenza, e si concluderà dopo 6 mesi.

Questo dovrebbe essere il testo, non ancora definito, che chiede a tutti già da ora un lavoro culturale diu riflessione e poi anche fattivo di raccolta delle firme. Ma avremo modo di riparlarne a settembre.

In ottemperanza al principio costituzionale del ripudio della guerra di cui all’art 11 della Costituzione e al fine di favorire l’adempimento del dovere di solidarietà sociale di cui all’art. 3 della Costituzione italiana e l’adempimento del dovere di difesa della patria di cui all’art 52 della Cost., viene riconosciuta a livello costituzionale una forma di difesa alternativa a quella militare denominata Difesa Civile non armata e nonviolenta quale strumento di difesa che non comporti l’uso delle armi e alternativo a quello militare”.

Renato Sacco, coordinatore nazionale