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Repubblica Centrafricana, il racconto degli operatori di Emergency, gli unici rimasti a garantire assistenza

cartina della Repubblica Centrafricana

cartina della Repubblica Centrafricana

BANGUI – Mentre i soldati francesi pattugliano le vie principali, si hanno notizie di rastrellamenti casa per casa di uomini e ragazzi; ai bordi delle strade ci sono ancora molti cadaveri abbandonati. Il team chirurgico di Emergency è al lavoro al Complexe Pediatrique, l’ospedale pubblico cittadino, dove sono ricoverati ancora circa trenta bambini operati nei giorni scorsi.
Sempre più drammatica – raccontano i cooperanti di Emergency – è la situazione a Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana. Mentre i soldati francesi intensificano i pattugliamenti nelle vie principali, si hanno notizie di rastrellamenti casa per casa di uomini e ragazzi; ai bordi delle strade, pressoché deserte, ci sono ancora molti cadaveri abbandonati. Il team chirurgico dell’organizzazione medico umanitaria fondata da Gino Strada è al lavoro al Complexe Pediatrique, l’ospedale pubblico cittadino, dove sono ricoverati ancora circa trenta bambini operati nei giorni scorsi. Quelli di Emergency sono gli unici medici disponibili nella struttura: lo staff nazionale non è presente perché non riesce a spostarsi dalle proprie abitazioni. In questa situazione di incertezza, hanno tutti paura a mettersi in viaggio.

L’ospedale è anche rifugio per i civili. Anche il Centro pediatrico di Emergency continua a lavorare. Questa mattina, subito dopo la fine del coprifuoco, alcune mamme e qualche membro dello staff nazionale, che abita non distante dal Centro, sono riusciti a raggiungerlo a piedi. Qui si sono rifugiati anche alcuni civili per sfuggire agli intensi e violentissimi combattimenti dei giorni scorsi.

Il lavoro nel Centro Pediatrico. Emergency è in Repubblica Centrafricana dal 2009, con un Centro pediatrico che offre cure gratuite ai bambini fino ai 14 anni di età. Da marzo 2013, subito dopo il colpo di stato, un team di Emergency specializzato in chirurgia di guerra lavora al Complexe Pediatrique, unico ospedale pediatrico pubblico, dove ha rimesso in funzione le sale operatorie e garantisce l’assistenza chirurgica.

la Repubblica, 7 dicembre 2013