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Massimo Paolicelli, un mite.

Oggi è morto a Roma Massimo Paolicelli, dopo una malattia vissuta con molta serenità. Era nato nel 1965. Era un amico, un obiettore nonviolento, un costruttore di pace. A lui dobbiamo molto noi di Pax Christi e tutto il popolo della pace. Non ci sarebbero state molte campagne (disarmo, No F35, ecc ) senza il suo prezioso contributo. Lo abbiamo incontrato al convegno per i 40 anni della legge sull’obiezione di coscienza. Come ultimo contributo ha curato il dossier di Mosaico di pace, del mese di luglio.
Sua moglie oggi ha critto: “Massimo non c’è più. Mi ha detto di dirvi che è sereno e ringrazia tutti perchè la sua vita è stata bella, felice e ricca di affetti familiari e di amici. Ha combattuto le battaglie in cui credeva. Non vuole fiori, chi vuole può contribuire alle sue battaglie: un contributo ad ANTEA perchè la vita va vissuta fino all’ultima goccia, o un contributo a SBILANCIAMOCI o RETE PER IL DISARMO. Sarebbe bello dedicargli un F35 in meno. Come diceva lui: Saluti di pace. Dora”
Massimo, grazie! Grazie di tutto: dell’amicizia, della serietà e dell’umiltà con cui hai dato un grande contributo alla nonviolenza, perché tu eri nonviolento davvero, un uomo di Pace … quella vera, grande profonda che dà il senso alla vita. Ancor di più oggi che, per chi crede, è un giorno di Festa, di vita, di speranza.
Il libro dell’Apocalisse oggi parlava di “una moltitudine immensa di ogni nazione, razza, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello” (non davanti al trono dei potenti, come diceva don Tonino Bello all’Arena di Verona). Si, possiamo dirlo, tu Massimo ci hai insegnato a stare in piedi per costruire la pace, in cammino, a lottare con forza e mitezza. E molta umanità. Perché credevi e vivevi la nonviolenza.
Sei stato un mite. Grazie!
1 novembre 2013 – d. Renato Sacco, coordinatore nazionale di Pax Christi

Massimo-Paolicelli