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SIRIA: PAX CHRISTI AUSTRIA CONTRO LA FORNITURA DI ARMI AI RIBELLI

Pax Christi Austria rilascia un comunicato stampa sulla Siria, nel quale chiede che l’Unione Europea non sblocchi la fornitura di armi ai ribelli siriani e plaude alla decisione del governo austriaco che si esprime per il mantenimento dell’embargo su questi strumenti di morte.

Il movimento religioso per la pace Pax Christi Austria è contrario a sbloccare la fornitura di armi dai Paesi dell’Unione Europea ai ribelli siriani. E’ degno di nota il fatto che proprio le vecchie potenze coloniali Gran Bretagna e Francia votino contro il mantenimento dell’embargo sulle armi, costringendo così gli altri 25 Stati membri a sostenere i loro interessi. Questo fatto è in palese contraddizione con la costantemente evocata “comune politica estera” dell’Unione Europea. Pax Christi accoglie con favore la posizione espressa dal governo austriaco, il quale, ai sensi di una politica di neutralità e di pace, si esprime per il mantenimento dell’embargo sulle armi così come per una soluzione politica negoziata del conflitto in Siria. Anziché fornire armi ai ribelli, gli Stati dell’Unione europea dovrebbero impegnarsi per un completo embargo sulle armi nel quadro delle Nazioni Unite.

Secondo Pax Christi Austria, una guerra civile può essere risolta soltanto attraverso un appianamento degli interessi tra diversi gruppi politici, religiosi ed etnici. In questo contesto le Nazioni Unite dovrebbero rivestire un centrale ruolo di mediazione, all’interno del quale, accanto alle parti in conflitto nella guerra civile, dovrebbero essere coinvolti anche gli Stati confinanti. Le forniture di armi dall’estero, in ogni caso, non forniscono alcun contributo per il raggiungimento di una soluzione, bensì conducono ad un ampliamento e ad un inasprimento del conflitto armato.

 

Dott.ssa Gotlind Hammerer (vicepresidente Pax Christi Austria)

31/05/2013