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Guerra è pazzia, fede nel denaro, affanno di potere, suicidio dell’umanità

Dio piange per la pazzia della guerra suicidio dell’umanità che uccide l’amore

“La guerra è il suicidio dell’umanità perché uccide il cuore e uccide l’amore”. È uno dei passaggi dell’omelia di Papa Francesco nella Messa celebrata, domenica mattina 2 giugno 2013, alla Casa Santa Marta con i parenti di militari italiani caduti in Afghanistan. «Noi oggi siamo venuti a pregare per i nostri morti, per i nostri feriti, per le vittime di quella pazzia che è la guerra! È il suicidio dell’umanità, perché uccide il cuore, uccide proprio dov’è il messaggio del Signore: uccide l’amore! Perché la guerra viene dall’odio, dall’invidia, dalla voglia di potere, anche – tante volte lo vediamo – da quell’affanno di più potere».
«Tante volte, abbiamo visto che i problemi locali, i problemi economici, le crisi economiche», «i grandi della terra vogliono risolverli con una guerra»: «Perché? Perché i soldi sono più importanti delle persone per loro! E la guerra è proprio questo: è un atto di fede ai soldi, agli idoli, agli idoli dell’odio, all’idolo che ti porta ad uccidere il fratello, che porta ad uccidere l’amore. Mi viene in mente quella parola del nostro Padre Dio a Caino che, per invidia, aveva ucciso suo fratello: “Caino, dov’è tuo fratello”. Oggi possiamo sentire questa voce: è il nostro Padre Dio che piange, che piange per questa nostra pazzia, che ci dice a tutti noi “Dov’è tuo fratello?”; che dice a tutti i potenti della Terra: “Dov’è vostro fratello? Cosa avete fatto!”».

Di qui l’esortazione del Pontefice a pregare il Signore perché «allontani da noi ogni male», ripetendo questa preghiera “anche con le lacrime, con quelle lacrime del cuore”:
«“Volgiti a noi, Signore, e abbi misericordia di noi, perché siamo tristi, siamo angosciati. Vedi la nostra miseria e la nostra pena e perdona tutti i peccati”, perché dietro una guerra sempre ci sono i peccati: c’è il peccato dell’idolatria, il peccato di sfruttare gli uomini nell’altare del potere, sacrificarli. “Volgiti a noi, Signore, e abbi misericordia, perché siamo tristi e angosciati. Vedi la nostra miseria e la nostra pena”…