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XV Religion Today Filmfestival : Conflitti. Religioni e (non)violenza

XV Religion Today Filmfestival – 2012

TEMA DELL’ANNO: Conflitti. Religioni e (non)violenza
Il tema scelto per celebrare i quindici anni di vita di Religion Today intende rimettere a fuoco il messaggio più autentico della iniziativa, sollecitando una riflessione largamente condivisa sulle fedi e il dialogo interreligioso come motori della pace.
Muovendo dalla percezione comune che molte delle guerre e dei conflitti sociali nel mondo siano strettamente correlati con l’identità etnica e religiosa, sarà riletto di contro il ruolo positivo delle religioni come strumenti per la riconciliazione.
A questo scopo sarà ripercorsa la storia specifica della nonviolenza, tra teoria e pratica, nell’incontro tra le religioni orientali e occidentali.
Parallelamente sarà possibile approfondire la complessità del rapporto tra religione e (non) violenza a partire dalla denuncia di ogni tentazione fondamentalista di intransigenza e di chiusura, a fronte di valori fondamentali quali il rispetto, l’impegno reciproco, la disponibilità al dialogo. La discussione intorno al tema dell’anno, infine, potrà anche evidenziare il legame essenziale tra pace, giustizia, promozione dei diritti umani.
Ancora una volta il titolo intende quindi abbinare una precisa linea di riflessione sul religioso con una forte dimensione sociale attenta alle istanze poste dall’attualità, nel solco del dibattito aperto dalle ultime edizioni dedicate alle migrazioni e alla povertà.

Domenica 14 ottobre

ORE 17:30: evento speciale: “In marcia. Pacifismo e (non)violenza nei Balcani” in collaborazione con Fondazione Alexander Langer Stiftung
A vent’anni dalla marcia di Sarajevo del 1992, un incontro con i partecipanti e promotori don Albino Bizzotto, fondatore dell’associazione “Beati i costruttori di pace”, e don Renato Sacco di Pax Christi. Introduce Serena Rauzi per la Fondazione Alexander Langer.
Con proiezione di interviste e di clip dal documentario di Adriano Sofri “Il giorno in cui il papa non andò a Sarajevo” come spunto di discussione sul pacifismo e il dialogo interreligioso oggi.