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Nella Casa della Pace ci sono molte stanze…

Pax Christi International – Assemblea Mondiale

Pax Christi International è una rete mondiale in piena crescita che comprende più di un centinaio di organizzazioni- membri del mondo intero. Pax Christi è un movimento mondiale che ha per missione comune di usare del potere della cooperazione per trasformare i conflitti, costruire pace e promuovere riconciliazione. A Strasburgo, l’Assemblea Mondiale Triennale è stata anche per noi una grande opportunità per sentirci e realizzare la nostra dimensione internazionale.
16 giugno 2010 – Gianni Novello

Riuniti nel Centro San Tommaso di Strasburgo vicino alle Istituzioni Europee, un centinaio di delegati di Pax Christi rappresentanti 35 Paesi sparsi sui cinque continenti si sono riuniti per coordinare meglio i propri sforzi operativi riguardanti i sei cantieri scelti come prioritari nella casa della pace che vuol essere Pax Christi. Strasburgo offre in sé un grande significato simbolico all’accoglienza di una tale Assemblea mentre si festeggia l’anniversario dell’Europa a 60 anni dalla dichiarazione di Robert Schumann.

In concomitanza con l’Assemblea, una trentina di giovani di Paesi diversi han riflettuto sul livello altissimo ormai raggiunto dalle spese per gli armamenti soprattutto confrontato con l’aiuto per lo sviluppo ai Paesi più impoveriti. Dopo due giorni di lavori presso il Centro giovani di Strasburgo, essi hanno incontrato un rappresentante del Consiglio dell’Europa per discutere sulla materia.

Nell’Assemblea Mondiale, i lavori sono iniziati il giovedì dell’Ascensione focalizzando l’attenzione prioritaria sulla lettura dei segni dei tempi, come incoraggia il Concilio. Quando la Chiesa si fa attenta al mondo, il mondo diventa attento alla Chiesa.

La situazione attuale offre molte nuove opportunità per aggiornare di continuo la nostra comprensione del mondo: un mondo in cui le ideologie politiche son rimpiazzate dagli “imperativi” economici e finanziari del mercato; un mondo totalmente interconnesso in cui ogni evento locale ha ripercussioni planetarie; un mondo dove la donna, a lungo confinata dentro il cerchio familiare, prende un posto crescente nel funzionamento della società.

Tali sconvolgimenti generano, per usare il linguaggio della “Gaudium et spes”, inquietudini e speranze.Inquietudini legate ai meccanismi posti in essere che ora si inceppano e sfuggono al controllo persino di chi li ha messi in atto: paura dell’altro con un conseguente ripiegamento alla ricerca di sicurezza; paura del futuro che porta a vivere solo il presente senza costruire progetti a lungo termine; paura di tutto ciò che minaccia il meraviglioso equilibrio che assicura la nostra vita sulla terra; paura di un sistema di sviluppo che sa creare ricchezza ma che non sa condividerla. Sono i segni di un mondo condannato a sparire nella sua forma attuale, ma che non devono impedirci di scorgere anche i tantissimi segni di un mondo altro che sta per nascere, la crescita del potere e della responsabilità della società civile che compensa il declino del “politico”. Un’altra globalizzazione avanza dove l’uomo- cittadino è al centro. Altri segni di speranza son da ricercare nel cuore stesso della triplice crisi che attraversiamo: la crisi finanziaria obbliga coloro a cui spetta la decisione a riprendere l’idea di regolazione, la crisi economica che tocca tutti i continenti crea una solidarietà planetaria di fatto e obbliga a ripensare una giusta ripartizione delle ricchezze e del lavoro, la crisi ecologica accelera la presa di coscienza di un destino comune tra tutti gli abitanti in un pianeta che sembra tanto piccolo ma che è ancora abbastanza sufficiente solo se potessimo cambiare il nostro stile di vita personale e collettivo.

Questa “metamorfosi” è già cominciata, anche a nostra insaputa. Dobbiamo andare avanti per questa direzione, imparando a leggere e a credere ai segni dello Spirito che è all’opera in ciascuno di noi e al cuore della nostra umanità.

E’ con questo impegno nel discernere i segni dei tempi che abbiamo affrontato le diverse aree di impegno.

I cambiamenti climatici, le politiche e i privilegi accordati alle imprese di estrazione mineraria che sconvolgono la vita di intere popolazioni così esposte a diventare folle di rifugiati all’interno e all’esterno dei loro Paesi.

Un futuro migliore per una gioventù troppo spesso ridotta alla disoccupazione, alla povertà, alla violenza urbana.

Il disarmo nucleare, oggi visto con l’ottica della revisione del Trattato di non proliferazione nucleare. Vogliamo infatti un pianeta liberato da ogni arma nucleare.

La ricerca della riconciliazione mediante Commissione della Verità, meccanismi di giustizia transizionale e della lotta all’impunità.

Una comprensione migliore delle cause della radicalizzazione della violenza, soprattutto quando viene tirato in ballo il fattore “religione”.

Pax Christi International è una rete mondiale in piena crescita che comprende più di un centinaio di organizzazioni- membri del mondo intero. Pax Christi è un movimento mondiale che ha per missione comune di usare del potere della cooperazione per trasformare i conflitti, costruire pace e promuovere riconciliazione. Il lavoro di Pax Christi Internazionale è fondato sul Vangelo e ispirato dalla fede. Crede che la pace è possibile e che i cicli viziosi della violenza e dell’ingiustizia possono essere interrotti. La nostra visione è quella di un mondo dove la gente può vivere in pace e senza paura della violenza in ogni sua forma. Per agire, con la società civile, su questi grandi cantieri di impegno sono richieste tutte queste risorse di pace. Allo stesso tempo vogliamo approfondire le fondamenta della nostra casa,: la spiritualità e la teologia della pace che ispirano il nostro movimento.

Prima della fine della nostra Assemblea Mondiale, abbiamo vissuto un tempo forte spostandoci insieme sul territorio tedesco alla Croce della pace di Buhl dove si trova un memorIale della riconciliazione franco-tedesca dopo la seconda guerra mondiale. I legami di fraternità tra questi due Paesi sono molto concreti e di anno in anno si rafforzano.

I partecipanti all’Assemblea mondiale hanno consacrato molto tempo alla condivisione di esperienze personali nel contesto di situazione di conflitto, di violenza o di guerra chie hanno profondamente segnato i partecipanti. Lo scambio fatto di racconti personali e su iniziative di pace dimostra la convinzione dei membri di Pax Christi che l’amore di Cristo è di gran lunga più forte di tutte le potenze di morte. Certamente, il compito è immenso e le sfide da affrontare molto numerose. Siamo coscienti che la pace non è il puro risultato dei nostri sforzi ma prima di tutto un dono che Dio fa ad ogni uomo e ad ogni donna di buona volontà.
Strasburgo

16 maggio 2010