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Punto Pace di Lamezia

Il Punto pace di Lamezia Terme nasce dall’esigenza di un piccolo gruppo di amici che nel 2001 si ritrovano per riprendere insieme un cammino ecclesiale che avevano condiviso nei decenni precedenti nell’ambito della comune esperienza scout all’interno di una parrocchia (del Carmine a Lamezia Terme). Cammino ecclesiale che si è sviluppato alla luce del Concilio Vaticano II° interpretato e messo in pratica da un allora giovane parroco e assistente scout che ne sperimentava il valore profetico.

Quindi, il ritrovarsi ci ha stimolato a riflettere principalmente sul tema della povertà nella Bibbia, aiutati in ciò da un’amica che da anni va approfondendo i testi dell’Antico Testamento.

E’ più tardi, dopo un anno almeno, che ci si interroga sulla opportunità di aderire a qualche movimento o associazione che potesse dare al nascente gruppo la possibilità di condividere in maniera sistematica tematiche di largo respiro. La scelta ricade su Pax Christi per averla conosciuta sin dagli anni 70/80 (ai tempi del movimento contro gli euromissili) e per averne condiviso idealmente, sin d’allora, la mission, attenta alle problematiche della pace legata alla costruzione di una società più equa, in ciò ispirata dall’annuncio di pace di Cristo.

Attività passate e presenti

Il P.P. si riunisce settimanalmente al venerdì.

Il percorso che contraddistingue la vita del P.P. si sviluppa attraverso alcune attività che si svolgono prevalentemente nell’ambito della parrocchia che ci ospita:

Incontri di approfondimento biblico o ecclesiale (studio di documenti del Concilio), condivise con l’associazione Domus Bethaniae attiva in altra parte della città, con la quale vengono condivisi anche altri momenti proposti da quest’ultima, ad es. La Tre giorni annuale di studi (negli ultimi anni: Simone Veil – D. Bonhoeffer – L’emergenza educativa), il Capodanno senza pistole (la sera del 31 dicembre).

Veglie di preghiera e Via Crucis in occasione di momenti e accadimenti sociali particolari in cui si è sentito il bisogno di ritrovarci insieme alla comunità parrocchiale per condividere momenti di preghiera riflettendo sul mistero del male presente nel mondo.

Incontri pubblici su temi socio-politici legati alla giustizia e alla pace.

Dal 2005, ogni anno proponiamo alla Parrocchia la Veglia della Fraternità di Romena con una presenza numerosa di persone provenienti anche da fuori parrocchia e da fuori città.

Siamo presenti nel Consiglio Pastorale Parrocchiale dove con qualche difficoltà riusciamo a prospettare un nostro specifico punto di vista, anche se difficilmente le proposte riescono a trovare una traduzione in impegni e attività concrete.

Adesione e sostegno a campagne

Campagna “Ponti e non muri” con diverse iniziative proposte (almeno una all’anno sin dal 2004).

Progetto Lukanga – condiviso con Gianni Novello, per il sostegno di un villaggio del Nord Kivu nella R.D.C. devastata da anni di guerra e di violenza. Rispetto a tale progetto siamo riusciti a coinvolgere qualcuno dei gruppi operanti in parrocchia che attraverso proprie iniziative raccoglie contributi da inviare in Africa. L’adozione di tale progetto era, nelle intenzioni, finalizzato al suscitare una riflessione e presa di coscienza sull’enorme divario tra i nostri stili di vita e quelli di vaste aree impoverite del pianeta e dello stretto nesso intercorrente tra i due aspetti. Bisogna però sottolineare come sia più facile reperire contributi che trovare un terreno comune di riflessione sulle cause dell’impoverimento di intere popolazioni del pianeta.

Su questi temi abbiamo invitato spesso testimoni diretti quali ad esempio missionari o esperti sui temi trattati, in particolare in occasione della Giornata Missionaria Mondiale, anche per arricchire di contenuti una celebrazione che rischia di diventare solo occasione, liberatoria per la coscienza, di offerta per le missioni.

A partire dal 2008 in occasione del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (10 dicembre), abbiamo condiviso la ricorrenza con il Gruppo Lametino di Amnesty International invitando il regista Vittorio De Seta recentemente scomparso, che aveva realizzato uno dei 30 cortometraggi del film collettivo “All human rigth for all” uscito proprio nel 2008. Nei due anni successivi è stato proposto invece un concerto per la pace e i diritti umani eseguito dal Coro “F. M. Saraceni degli Universitari di Roma”. Il concerto del 2009 è stato presentato e introdotto da Don Nandino Capovilla.

Sempre insieme ad Amnesty, dal 2007 proponiamo la rassegna cinematografica estiva all’aperto “Cinema d’estate per la pace e i diritti umani” con la proiezione di film attuali o recenti sui temi più rilevanti riguardo alla pace e ai diritti umani, agli scenari di guerra, all’immigrazione e all’emigrazione, al traffico d’armi e allo sfruttamento delle risorse dei paesi più impoveriti da parte dei paesi dell’occidente.

Siamo impegnati, dal 2007, nel “Comitato lametino acqua pubblica” con il quale abbiamo condiviso iniziative e raccolta firme per la ripubblicizzazione dell’acqua.

Un’attività intrapresa nel 2011 è “Spirito Arte e Pace in Calabria” che, sulla scia di quanto Gianni Novello propone da diversi anni in varie regioni d’Italia per una settimana, si propone, attraverso uscite di un’intera giornata, di visitare alcuni centri della regione ove siano presenti esperienze che hanno segnato la spiritualità del posto, per incontrare volti e segni di speranza per la promozione dei diritti umani e il riscatto della nostra terra, per condividere le esperienze con le persone che vi abitano, nell’ottica della “convivialità delle differenze”. Tra i luoghi visitati : Riace – paese del’accoglienza ; Serra S. Bruno e la Certosa – Centro di spiritualità nelle serre calabre; Coop. Valle del Marro su terreni confiscati alla mafia nella Piana di Gioia Tauro; Tortora per condividere una giornata con Don Giovanni Mazzillo – Teologo – e conoscere la sua testimonianza di essenzialità.

Non va dimenticato che nel 2011 abbiamo avuto l’onore e l’onere di ospitare l’Assemblea Nazionale di Pax Christi che ci ha visti, in particolare, promotori della tavola rotonda aperta al pubblico dal titolo: “Seminando Pace: Cooperazione, accoglienza, legalità – buone pratiche nel territorio” in cui sono state presentate esperienze di buone pratiche al sud.

Da sempre, utilizziamo la rete internet (e-mail, Facebook) per diffondere e rilanciare messaggi e iniziative legati alle nostre tematiche riscontrando diverse adesioni e condivisioni che poi rinforzano anche le nostre iniziative.

Difficoltà incontrate nell’annuncio della pace

Tra le difficoltà incontrate, la principale è sicuramente metodologica, legata all’esiguità del numero degli aderenti e “praticanti”.

Vi sono poi difficoltà a livello ecclesiale ad intercettare interlocutori sui temi proposti perché, probabilmente, non vengono percepiti come strettamente legati al cammino di fede. Quindi, in sostanza, una difficoltà a individuare e utilizzare un linguaggio condiviso.

Riteniamo però che il nostro cammino possa rappresentare nel territorio un modo diverso di essere chiesa e quindi permettere a interlocutori esterni o “non praticanti” o, addirittura, non credenti l’avvicinarsi ad un percorso possibile.

I rapporti con la Diocesi sono più che altro occasionali e legati alla partecipazione a singoli eventi.

Rapporti con il Movimento

Sono ottimi i rapporti con le “strutture” di Pax Christi. Abbiamo rapporti molto stretti con il Coordinatore Nazionale (anche con i precedenti) che è stato invitato diverse volte per incontri pubblici nella nostra città e con il quale c’è un rapporto frequente di consultazione. Sono ottimi anche i rapporti con il Coord. Sud e partecipiamo assiduamente alle due riunioni annuali.

Si sta tentando di aprire un rapporto con alcuni ragazzi di cui abbiamo scoperto la particolare sensibilità verso i nostri temi per tentare di coinvolgerli nell’esperienza del Collettivo Pax. Non è semplice perché già impegnati in altre associazioni ma riteniamo di costruire poco alla volta un percorso di impegno che possa poi essere da traino per un maggiore radicamento in ambito giovanile.