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Migranti. Persone senza dignità e senza diritti per celebrare la Giornata dei diritti umani del 10 dicembre

Barcone, immigrati, diritti umani

SABATO 10 DICEMBRE: anniversario della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Come cittadini e come cristiani, riflettiamo sul “trattamento”che il nostro Paese riserva ai migranti, che, a rischio della vita, cercano di raggiungere le nostre coste, estrema propaggine meridionale di quell’Europa, per loro speranza di una vita migliore in società economicamente opulente.

In Italia, purtroppo, UN LUNGO ELENCO per registrare i seguenti fenomeni: la legge “Bossi-Fini”, che criminalizza la povertà con il reato di immigrazione clandestina; la detenzione nei c.i.e. senza alcuna garanzia legale, che può protrarsi per ben 18 mesi; l’assenza di ogni controllo su ciò che avviene all’interno dei c.i.e.; respingimenti in mare; i rimpatri forzati; violazione dei diritti dei minori e di coloro che avrebbero diritto al riconoscimento dello “status”di rifugiato politico; l’ingiustizia della detenzione e le condizioni subumane; le condizioni di vita e di lavoro semischiavistiche di molti immigrati, specie se “clandestini”, soprattutto nei settori dell’agricoltura e delle costruzioni.

Le gravi violazioni dei diritti dei migranti, appena evidenziate, ci costringono a porre ALCUNE DOMANDE ai nostri governanti:

1.Si pensa, forse, che i migranti, anche se non profughi e non aventi diritto all’asilo politico, non siano persone e, quindi, possano, impunemente ed arbitrariamente, essere privati della libertà personale e del diritto di movimento – e questo solo perché poveri? Abbiamo dimenticato che il popolo italiano è stato un popolo di migranti?
2.Anche oggi esiste in Italia il fenomeno dell’emigrazione: molti giovani – i nostri figli – soprattutto nel meridione, emigrano per sfuggire alla disoccupazione: la nostra è una migrazione di manodopera intellettuale, altamente specializzata. Anche dai paesi africani i giovani, generalmente più poveri e meno acculturati dei nostri, emigrano verso l’Europa in cerca di una vita migliore. Cosa diremmo noi italiani se gli altri “paesi ricchi”riservassero ai nostri figli la stessa “accoglienza” che noi riserviamo ai figli dell’Africa?
3.Perché tanti vivono arricchendosi sulle spalle dei paesi poveri, ma poi si rifiutano di accogliere coloro che fuggono dalla miseria e vengono da noi chiedendo di condividere un benessere costruito proprio sulla loro povertà?
4.Perché si preferisce ghettizzare i profughi, ammassandoli in gran numero, senza alcun criterio né di appartenenza familiare né di nazionalità, in strutture chiuse, di vera e propria reclusione, invece di distribuirli, in piccoli gruppi?
5.Costa di più investire per l’integrazione degli stranieri o per una politica razzista di reclusione nei c.i.e. e di espulsione?
6.In un contesto di così drammatica crisi economica, ha senso mantenere il progetto costosissimo (15 miliardi di euro) dei cacciabombardieri F35 o non è di gran lunga preferibile, invece, investire (con somme di gran lunga inferiori) per l’integrazione degli immigrati, cioè investire per la vita e la dignità delle persone?
7.Non sono, forse, maturi i tempi per “umanizzare” la legge “Bossi-Fini”, cominciando, per esempio, con l’abolizione del reato di “immigrazione clandestina”, visto che il diritto al libero spostamento delle persone e quello della loro libertà personale sono diritti sacrosanti ed inviolabili della persona umana?
Come ha affermato il nuovo ministro Riccardi, è intanto necessario che venga consentito alla stampa ed alle organizzazioni umanitarie libero accesso ai “centri di accoglienza”ed ai “c.i.e.”per controllare che al loro interno sia garantito il rispetto dei diritti umani.

LE NOSTRE INIZIATIVE QUEST’ANNO sono tante in tante città e Pax Christi ha lanciato in tutta Italia UN CONCORSO DI DISEGNI PER LE SCUOLE MEDIE: “L’articolo 3 secondo me”.
Tutte le info e le schede per parteciopare le trovate nel sito www.paxchristi.it

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macroarea Diritti Umani