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Rete in Famiglia – Nelle terre di don Peppe Diana

Famiglie, persone, testimonianze, legalità, bellezza, bontà: grazie a Don Peppe Diana

Verso il primo pomeriggio del 12 Agosto iniziano ad arrivare alla casa che ci ospiterà, a Villa di Briano, le prime famiglie e verso le 19 siamo tutti, 53 tra adulti e ragazzi.

L’impatto è di quelli hard: spazzatura per strada, cani randagi, alte mura “a protezione” delle abitazioni, degrado dilagante, statue della Madonna dappertutto, ma per fortuna che c’è papa Francesco che dice “i mafiosi non sono cristiani”, e non saranno certo le statue della Madonna che potranno nascondere i criminali.

Dobbiamo spezzare questa spirale, e non c’è niente di meglio che una cena nel centro di Casal di Principe in quella che è stata la villa di un boss mafioso. Oggi qui cucinano i cuochi di NCO, Nuova Cucina Organizzata, una cooperativa di inserimento lavorativo per persone svantaggiate.

Inizia da qui il percorso che ci porterà per una settimana a conoscere persone coraggiose ed entusiaste che operano per riconquistare una terra bellissima ma dove per lunghi anni la criminalità ha padroneggiato.

Filo rosso della nostra vacanza è stata la figura di Don Diana, assassinato 25 anni fa dalla Camorra nella sua sacrestia. Abbiamo incontrato i suoi amici: Augusto, il testimone oculare del suo omicidio che grazie ad un infinito coraggio ha assicurato l’assassino alla giustizia e che ancora oggi combatte tutti i giorni per la libertà del suo paese dalla criminalità organizzata; Gianni, sociologo che grazie alla testimonianza di Don Diana combatte contro la criminalità ambientale; il sindaco di Casal di Principe, sindaco anche all’epoca dell’assassinio di Don Diana che continua il suo impegno politico e di medico volontario a servizio dei tanti immigrati delle campagne campane; i ragazzi della associazione Don Diana impegnati nell’educazione alla legalità; i “contadini” della cooperativa “Le terre di Don Pepe Diana”, impegnati a produrre e promuovere i prodotti buonissimi della terra di Caserta.

È stata pur sempre una vacanza e quindi come perdersi una visita alla Reggia di Caserta con il suo meraviglioso parco? E Napoli a mezz’ora di macchina, visitata partendo dal basso, dalle catacombe di San Gennaro, nel ventre del Rione Sanità, accompagnati dai giovani e appassionati operatori della cooperativa “La Paranza”. Splendido l’incontro con “ ’o direttore”, Don Antonio Loffredo con il quale abbiamo discusso di legalità e giustizia nella splendida chiesa di Santa Maria della Sanità. gli incontri con i cittadini attivi di Scampia e Cesare Moreno, maestro di strada che opera tra San Giovanni A Teduccio, Barra e Ponticelli, non proprio i quartieri In di Napoli.

Quale soddisfazione alleviare il caldo agostano nella piscina di una villa dove saranno ospitati giovani migranti, ma che solo pochi anni ospitava meeting ai quali partecipavano boss di organizzazioni mafiose di ogni parte d’Italia.

È stata pur sempre una vacanza allietata da cenette succulente a base di mozzarelle, dopocena scanditi dalle note della chitarra di Alessandra e Sandro, ad imitare i grandi cantautori napoletani, con i nostri ragazzi a festeggiare il compleanno della amica Marta o a guardare un film insieme.

La nostalgia passa presto se lo sguardo è già rivolto al prossimo anno, nelle Marche: “Arrivederci a presto!”.

Francesco e Tonino Stinà