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Settimana “Spirito, arte, pace” in Albania

Albania, Ponte di mezzo

Dal 20 al 28 agosto scorsi si è svolto il consueto appuntamento annuale della settimana “Spirito, arte, pace”, guidata sapientemente da Gianni Novello.
Quest’anno, per la prima volta, i viandanti di “Spirito, arte, pace” si sono spinti oltre frontiera, alla scoperta dell’Albania, terra ricca di bellezze naturali, tradizioni, cultura, abitata da una popolazione accogliente e cordiale, che velocemente si va allineando agli standard di vita e di ospitalità europei.
I partecipanti (48), provenienti come sempre un po’ da tutte le parti d’Italia, sono arrivati chi in aereo, chi via nave, e si sono poi riuniti per percorrere in autobus, tutti insieme, l’Albania centro-settentrionale.
Abbiamo così visitato, nei primi giorni: Cruje, la città dell’eroe nazionale Giorgio Castriota Skanderbeg; Scutari, con il magnifico castello che sovrasta la città; lo storico “Ponte di Mezzo”; Reshen, comunità a maggioranza cattolica, con una piccola diocesi guidata dal giovane vescovo Georgj Meta.
Particolarmente significativo è stato l’incontro con questo vescovo, che con le sue parole ha ben rappresentato le attuali difficoltà e speranze del mondo cattolico, a livello sia locale che universale.
Spettacolare, nel nord del Paese, si è rivelata la traversata in battello del lago Koman, tra paesaggi fiabeschi, come pure il successivo soggiorno nella località montana di Valbona, in mezzo a cime degne delle Alpi. Di ritorno dalle montagne, abbiamo brevemente attraversato il Kosovo, passando per Prizren, seconda città del Paese.
In una puntata verso il centro dell’Albania abbiamo visitato Berat, dalla caratteristica architettura, e il suo vasto castello fortificato (e abitato), con il Museo di Onufri, che ospita meravigliose icone bizantine. Ancora a Berat, un rappresentante della comunità islamica Bektashi ci ha illustrato la particolare spiritualità dei monaci sufi, molto aperti al dialogo interreligioso.
Non sono mancate una interessante visita a Tirana, la capitale, nella quale il fenomeno dell’urbanizzazione ha portato a quadruplicare la popolazione nel giro di un ventennio, e a Durazzo, seconda città e porto principale dell’Albania.
Alla fine i partecipanti hanno unanimemente ammesso di aver “scoperto” l’Albania e che ogni pregiudizio su questo Paese, esplicito o sottinteso, era definitivamente caduto.
Una particolare menzione di elogio va naturalmente a Gianni Novello, infaticabile organizzatore di questa non facile trasferta all’insegna di “Spirito, arte, pace”.

Vincenzo Pezzino