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Incontro a Catania con don Nandino Capovilla e Betta Tusset

Incontro a Catania con don Nandino e Betta

Incontro a Catania con don Nandino e Betta

Venerdì 11 maggio scorso Don Nandino Capovilla e Betta Tusset hanno presentato a Catania, presso la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, il loro libro “Non sapevo che il mare fosse salato” e la campagna “Sulle Soglie senza Frontiere”.
Organizzato dal punto pace di Catania, l’incontro era molto atteso.
Abbiamo così ascoltato le storie di Amadou, Mady, Moussa, Festus e Ousain, raccontate con le loro stesse parole, sapientemente raccolte da don Nandino e Betta. I nostri ospiti, con parole e immagini, ci hanno trasmesso quello che questi giovani migranti hanno visto, vissuto, sperimentato, con tutto il carico di emozioni, paure, aspettative, drammi, delusioni e felicità che le loro giovani vite stanno attraversando. La partenza dalle loro case, la fuga da guerre e povertà, il viaggio tormentato per terra e per mare, l’arrivo a Lampedusa, scoglio dell’accoglienza, il coraggio, i primi passi nella nuova vita in un Paese sconosciuto, l’indifferenza di tante persone, tutti questi sentimenti si sono riversati in maniera palpabile sui partecipanti all’incontro, come pure erano stati vissuti, tra mille domande e sforzi di comprensione, tra le persone della comunità di don Nandino che li hanno accolti a Marghera.
Sono “figli del mare”, dei quali noi dovremmo essere le madri. Ancor più significative risuonano le parole di papa Francesco nel messaggio del primo gennaio scorso: accogliere, proteggere, promuovere, integrare.
La campagna “Sulle Soglie Senza Frontiere” fa séguito all’altra denominata “Ero straniero…”, che ha registrato un lusinghiero successo, con la raccolta di più di 80.000 firme l’anno scorso. Questa nuova campagna si propone di sensibilizzare il più possibile tutte le persone all’apertura coraggiosa ai migranti, cogliendone gli aspetti positivi e denunciando per converso tutti i luoghi comuni contrari, che risultano ampiamente smentiti dalle cifre ufficiali (numero di migranti, loro pericolosità, sottrazione di lavoro agli italiani, terrorismo, ecc.). Per rinforzare il concetto che i migranti sono molto più una risorsa che un pericolo, in particolare viene proposto di raccontare una storia “positiva”, che viene diffusa ogni giorno 10 del mese alle ore 22 (il 10 alle 10), e simultaneamente condivisa su facebook dal maggior numero di persone.