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MAYR-NUSSER. L’EREDITA’. QUELLA VERA!

Mayr-Nusser. L’Eredità. Quella vera!

Renato Sacco – 24 febbraio 2018

 

La parola da scoprire è ‘esercito’. Tra gli indizi, anche ‘Giovanni XXIII’. Questo succedeva il 23 febbraio 2018, su Rai 1 in pre-serata con il programma L’Eredità! La guerra, l’esercito: un gioco! E tutto fa brodo, anche papa Roncalli. Pur di ammansire l’opinione pubblica e convincerla che è tutto bello, è tutto buono, anche l’esercito che fa la guerra. Forse un modo per salutare il Generale Errico che tra pochi giorni va in pensione, orgoglioso di aver portato il papa ‘buono’ ad essere nominato patrono dell’esercito italiano, e che qualche giorno fa in San Pietro ha ‘arruolato’ d’ufficio anche tutti i sacerdoti dicendo : la missione dei militari al servizio della pace è simile a quella dei sacerdoti.’

E così, su Rai1, tutto  diventa un gioco.

Qualche giorno fa CasaPound ha girato uno spot elettorale al Sacrario di Redipuglia. Nessun rispetto per i morti. Evvai con la guerra!

Poco importa che papa Francesco abbia invitato al digiuno e alla preghiera per la pace, in particolare in Sud Sudan e nella Repubblica Democratica del Congo: 6 milioni di morti in questi ultimi anni. E cosa succede in Siria? Ghouta? Afrin?

Fa niente, noi si gioca…

Alcuni canali Tv hanno già i loro inviati (nulla da dire, molto bravi!) guarda caso dove?  In Niger… dove tra poco arriveranno i militari i italiani.

La Tv e l’informazione al seguito della guerra. Non è una novità. Ma è sempre sconcertante. E siamo nell’anno del centenario della fine della Prima Guerra mondiale, ‘inutile strage’. Quante ne sentiremo ancora!

Ma c’è un’altra eredità!

Quella di Josef Mayr-Nusser, l’uomo che disse no a Hitler, morto il 24 febbraio mentre veniva trasportato a Dachau. “Se nessuno  avrà mai il coraggio di contrastare il nazionalsocialismo, questo sistema non crollerà mai” (Francesco Comina, L’uomo che disse no a Hitler, ed. Il Margine).

Quella di padre Rutilio Grande, assassinato 41 anni fa in Salvador, grande amico di mons. Oscar Romero, anche lui martire in Salvador, ucciso il 24 marzo 1980.

Quella di don Tonino Bello, tra due mesi circa saranno 25 anni dalla sua morte. Fu lui a dire con passione, nella città di Sarajevo assediata, nel dicembre 1992: Gli eserciti di domani saranno questi: uomini disarmati!”.

Questa è l’eredità che dobbiamo raccogliere oggi!

 

24 febbraio 2018

Renato Sacco,

coordinatore nazionale di Pax Christi