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SETTIMANE ‘CALDE’

Editoriale del coordinatore nazionale Renato Sacco

Stiamo vivendo queste settimane molto ‘calde’, non solamente dal punto di vista del meteo.

La notizia de Papa Giovanni XXIII patrono dell’esercito Italiano. Ci ha visti impegnati, coinvolti e anche bersagliati.

Sicuramente abbiamo toccato un ‘nervo scoperto’: l’esercito con tutti suoi annessi e connessi, interessi ecc.

E, ovviamente anche il ruolo dei Cappellani Militari, che da decenni abbiamo sollevato come Pax Christi, anche con Convegni del Centro Studi e dossier di Mosaico, si è confermato un ‘tema sensibile’.

Il nostro Presidente d. Giovanni scriveva nella sua lettera dell’11 settembre: “… Se questa notizia fosse vera, sollecitato da tutto il Movimento Pax Christi e anche da altre persone sensibili al tema della pace, ritengo assurdo il coinvolgimento di Giovanni XXIII, anche perché l’Esercito di oggi, formato da militari professionisti e non più di leva, è molto diverso da quello della prima Guerra mondiale che, non lo possiamo dimenticare, fu definita da Benedetto XV ‘inutile strage’. E’ molto cambiato anche il modello di Difesa, con costi altissimi (23 miliardi di euro per il 2017) e teso a difendere gli interessi vitali ovunque minacciati o compromessi.
Pensare a Giovanni XXIII come Patrono dell’Esercito lo ritengo anticonciliare anche alla luce della forte ed inequivocabile affermazione contenuta nella Pacem in Terris, “con i mezzi di distruzione oggi in uso e con le possibilità di incontro e di dialogo, ritenere che la guerra possa portare alla giustizia e alla pace è fuori dalla ragione – alienum a ratione”.
 E’ ‘roba da matti’, per usare un’affermazione di don Tonino Bello, anch’egli Presidente di Pax Christi fino al 1993.” https://www.paxchristi.it/?p=13187

Poi è stata scritta la lettera aperta al Card Sarah e al Presidente della Cei Card bassetti (https://www.paxchristi.it/?p=13273) Con diverse firme, anche autorevoli. Da lì si aperto un dibattito, e anche una serie di articoli su vari giornali e Tv.  A don Giovanni sono arrivate anche lettere molto pesanti, con offese anche personali. Abbiamo preferito non renderle pubbliche per non alimentare le polemiche di basso livello. La questione Papa Roncalli Patrono dell’esercito resta aperta. E resta aperta anche la strada di un ricorso canonico.

Sicuramente tutto questo ha riacceso i riflettori sul mondo militare, spese ecc. E quindi ci chiede di continuare con maggior impegno. Insieme a questo c’è la questione armi italiane all’Arabia Saudita. E poi il Nobel per la pace a ICAN. Con l’impegno a chiedere al Governo italiano che ci ripensi. E diversi Punti Pace stanno lavorando in questo senso. C’è la questione delle bombe Nucleari ad Aviano e a Ghedi (territorio Italiano). Sono tutte questioni e impegni importanti. Nei prossimi giorni c’è anche la Settimana Sociale a Cagliari dal 26 al 29 ottobre. E anche lì cercheremo insieme agli amici focolarini di porre la questione del lavoro nelle fabbriche di armi e bombe. Il lavoro non manca! E proprio in questi giorni aspettiamo che sia reso noto il tema del messaggio per la Giornata della Pace il 1° gennaio 2018. E anche il luogo della 50esima marcia. Spero proprio che tutto si sappia nel giro di pochissimi giorni.

Buon lavoro per la pace.

Renato Sacco