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Dietro il Pisa Air Show la tragedia della guerra

Un Eurofighter costa oltre 100 milioni di euro e circa 40 mila euro per ogni ora di volo, che paghiamo noi con le tasse e i tagli alle spese sociali. In un’ora di volo questo aereo da guerra brucia l’equivalente del salario annuo di un lavoratore.

Il 21 maggio, al Pisa Air Show sul litorale Pisa-Livorno, insieme alle Frecce Tricolori dell’Aeronautica militare si esibiranno altri aerei.

Sono i cacciabombardieri Tornado ed Eurofighter Typhoon, usati nelle guerre contro la Jugoslavia e la Libia.

Questi aerei sono stati mandati a bombardare paesi che non ci avevano né attaccati né minacciati, violando il principio fondamentale della nostra Costituzione sul ripudio della  guerra (Articolo 11).

Questi aerei sono stati usati nelle guerre Usa/Nato che hanno demolito interi Stati, provocando immani tragedie sociali.

Questi aerei, in particolare l’Eurofighter,  vengono forniti a paesi come l’Arabia Saudita e il Kuwait che li usano per fare strage di civili nello Yemen.

Questi aerei, con i loro enorme costo in continuo aumento, contribuiscono alla spesa militare italiana: essa è in media di oltre 70 milioni di euro al giorno e, secondo l’impegno preso dal governo con la Nato, dovrà salire a 100 milioni di euro al giorno.  È un enorme spreco di denaro pubblico, che viene sottratto alle spese sociali per il lavoro, la sanità e la scuola.

CAMPAGNA TERRITORIALE DI RESISTENZA ALLA GUERRA

AREA PISA-LIVORNO

Gruppo promotore: Mohamed Ambrosini, Giovanni Bruno, Franco Busoni, Franco Dinelli, Manlio Dinucci, Federico Giusti, Alessandro Mazzola, Antonio Piro