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Il Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres: Il mio programma per il rilancio delle Nazioni Unite

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Il Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres: Il mio programma per il rilancio delle Nazioni Unite

di Antonio Guterres

Quando ero piccolo, leggendo libri di storia da giovane studente, sembrava che tutte le guerre avessero un vincitore. Eppure, nelle guerre di oggi, è sempre più chiaro che nessuno vince. Tutti perdono.
Non si guarda al di là del terribile spargimento di sangue in Siria. Un conflitto in un solo paese sta creando instabilità su scala globale. Anni di combattimenti brutali hanno portato il caos in un’intera regione, con sussulti avvertiti in tutto il mondo. Decenni di sviluppo economico sono stati invertiti. Altri milioni di bambini e giovani sono esposti al ciclo di espropriazione, sottosviluppo, radicalizzazione e conflitto.
In tutto il mondo, i conflitti sono diventati più complessi e interconnessi, producendo gravi violazioni del diritto internazionale e abusi dei diritti umani. Le persone sono in fuga dalle loro case in un ordine di grandezza che non si vedeva da decenni. il terrorismo globale minaccia ogni regione. Nel frattempo, i cambiamenti climatici, la crescita della popolazione, la rapida urbanizzazione, l’insicurezza alimentare e la scarsità di acqua si stanno sommando alle tensioni e all’instabilità.
Il più grande difetto della comunità internazionale oggi è la sua incapacità di prevenire i conflitti e di mantenere la sicurezza globale. Come Segretario Generale delle Nazioni Unite, ho richiesto un aumento della diplomazia per la pace e ho fatto appello che il 2017 sia un anno per la pace.
Le Nazioni Unite sono nate dalla guerra. Oggi, dobbiamo essere qui per la pace. Prevenire i conflitti significa tornare alle origini, rafforzare le istituzioni e costruire società di resistenza. Dal momento che tanti conflitti sorgono dalla privazione e dall’emarginazione, è necessario mettere il rispetto dei diritti umani al centro della politica nazionale e internazionale. Significa proteggere e rendere consapevoli donne e ragazze, una delle tappe più importanti per uno sviluppo sostenibile.
Dove le guerre già infuriano, abbiamo bisogno di mediazione, arbitrato e diplomazia creativa, sostenuti da tutti i paesi che esercitano influenza. I membri del Consiglio di Sicurezza dell’ONU devono sentire le proprie responsabilità. Le Nazioni Unite, e io personalmente, saremo pronti a impegnarci nella risoluzione dei conflitti, in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento possiamo rappresentare un valore aggiunto.
Guardando al futuro, dobbiamo essere sicuri che i Paesi non comincino neppure un percorso di instabilità e di conflitto, ma risolvano le loro divergenze in modo pacifico, con beneficio per le persone e per il pianeta.
L’ONU ha compiuto importanti passi per ottenere questo negli ultimi anni. L’Agenda per il 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, adottata dai leader mondiali due anni fa, è un progetto per rendere il nostro mondo più equo, sostenibile e vivibile.
Per attuare questo piano, e i suoi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, è necessario allargare il cerchio di azione per includere i governi, le organizzazioni bilaterali e internazionali, e le istituzioni finanziarie internazionali. Le collaborazioni con la società civile, con il mondo imprenditoriale e con altri sono fondamentali per il successo.
Sono anche impegnato ad assicurare che il sistema dell’ONU sia riformato e diretto a fornire il sostegno allo sviluppo a Stati membri che necessitano di raggiungere questi obiettivi.
Affinché l’ONU raggiunga pienamente i suoi scopi e la sua potenzialità, anch’essa deve cambiare. E’ tempo di riconoscere le nostre carenze e di riformare il nostro modo di lavorare.
In primo luogo, dobbiamo dare maggiore coerenza e consistenza ai nostri sforzi per costruire e mantenere la pace. Troppo spesso le forze di pace dell’ONU devono affrontare un compito impossibile in paesi che sono ancora in guerra e dove non c’è nessuna reale pace da mantenere. Maggiore chiarezza concettuale e una comprensione condivisa dell’ambito di mantenimento della pace devono spianare la strada a riforme urgenti che creino un continuum dalla prevenzione e risoluzione dei conflitti al mantenimento della pace, alla costruzione della pace e allo sviluppo.
In secondo luogo, abbiamo bisogno di riformare la gestione interna dell’ONU attraverso la semplificazione, il decentramento e la flessibilità. Le Nazioni Unite devono concentrarsi sui servizi forniti piuttosto che sul procedimento; e sulle persone piuttosto che sulla burocrazia. Mi impegno a costruire una cultura della responsabilità, una gestione dal forte rendimento e una protezione efficace per gli informatori.
La parità di genere è anche essenziale. Intendo far sì che le donne prendano il loro giusto posto ad alti livelli nell’ONU e creare una tabella di marcia chiara con parametri di riferimento e tempi per reclutare più donne a tutti i livelli dell’organizzazione.
Ma queste riforme vitali dipenderanno dalla fiducia tra i leader, le persone e le istituzioni nazionali ed internazionali. Dobbiamo andare oltre la paura reciproca che orienta le decisioni e gli atteggiamenti in tutto il mondo. È giunto il momento per i leader di ascoltare e di dimostrare che si preoccupano della loro stessa gente, e della stabilità e solidarietà globale da cui noi tutti dipendiamo.
E’ tempo per noi tutti di ricordare i valori della nostra comune umanità, i valori che sono fondamentali per tutte le religioni e che sono alla base della Carta dell’ONU: la pace, la giustizia, il rispetto, i diritti umani, la tolleranza e la solidarietà.
Tutti coloro che hanno potere e influenza hanno una responsabilità particolare per tornare ad impegnarsi per questi ideali. Siamo di fronte a enormi sfide globali. Esse possono essere risolte solo se lavoriamo insieme.

Antonio Guterres è Segretario Generale delle Nazioni Unite.

Copyright © 2017, Newsweek

Fonte: http://www.newsweek.com/2017/01/06/davos-2017-un-secretary-general-antonio-guterres-opinion-540326.html?rx=us