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Medici Senza Frontiere: Operazioni di soccorso in mare

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Per il secondo anno consecutivo siamo impegnati in operazioni di ricerca, soccorso e assistenza medica nel Mediterraneo centrale. Il fatale tratto di mare tra Libia e Italia, dove l’anno scorso sono morti 2892 tra uomini, donne e bambini, resta l’unica via per migliaia di persone che cercano di raggiungere le coste europee, rimanendo anche nel 2016 la rotta migratoria più battuta.
In quanto operatori umanitari, ci rifiutiamo ancora una volta di restare a guardare dal molo.
A bordo di tre navi – Dignity I, Bourbon Argos e Aquarius (in collaborazione con SOS Mediterranee) – i nostri team hanno le competenze e l’equipaggiamento necessario per attività di primo soccorso e assistenza medica, e per trattare casi frequenti quali la disidratazione, l’ustione da benzina o carburante, l’ipotermia e le infezioni cutanee, principali bisogni medici emersi tra le persone che abbiamo soccorso nel 2015.

Offriamo, inoltre, un primo soccorso psicologico a bordo, mentre le équipe MSF in Sicilia assicureranno la continuità dell’assistenza medica grazie a numerosi progetti volti a fornire supporto medico e psicologico anche dopo lo sbarco.
Da fine aprile – quando sono cominiciate le nostre operazioni – abbiamo soccorso 1793 persone.
Nel 2015 abbiamo assistito oltre 23.000 persone in difficoltà, attraverso salvataggi diretti (20.129) e trasferimenti da o verso altre navi. Abbiamo partecipato a 120 diversi interventi di soccorso e più di 80 sbarchi in Italia.

Bourbon Argos
La nave di 68 metri è stata adattata in modo specifico per attività di ricerca e soccorso. Può trasportare fino a 700 persone soccorse. L’equipaggio a bordo è composto da 26 persone.
Dignity I
Della lunghezza di 50 metri ha la capacità di accogliere a bordo 400 persone soccorse e ha un equipaggio di 16 persone, compreso il personale medico.
Aquarius
Lunga 77 metri, naviga con un equipaggio di 11 persone più personale medico e addetto al salvataggio. Ha un capacità di recupero da 250 a 500 persone.

MSF (Medici Senza Frontiere), 31 Maggio 2016