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Marcia della Pace a Catania il primo gennaio 2016

marcia per la pace a Catania 1.1.2016

marcia per la pace a Catania 1.1.2016

Il punto pace Pax Christi di Catania ha partecipato alla marcia della pace svoltasi a Catania il primo gennaio 2016.
Raccogliendo l’invito di papa Francesco a vincere l’indifferenza per conquistare la pace, tema della 49a giornata mondiale della pace, la marcia è stata organizzata dall’arcidiocesi di Catania e vi hanno partecipato, oltre a Pax Christi, numerose altre associazioni, tra le quali la Comunità di Sant’Egidio, Comunione e Liberazione, Agesci e molte altre.
Dopo un breve percorso cittadino, la marcia, circa 500 persone, si è conclusa in Cattedrale con una celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo mons. Salvatore Gristina.
All’inizio e alla fine della marcia sono state rese alcune testimonianze, tra cui quella del nostro punto pace.
Il nostro intervento, intitolato “Cristo nostra pace”, ampiamente ispirato al messaggio di papa Francesco per questa giornata, si concludeva così:

Rivolgiamo infine, umilmente, anche noi, assieme alla più autorevole parola del nostro papa Francesco, un particolare appello ai responsabili degli stati, affinché rinnovino le loro relazioni con gli altri popoli, nella direzione di una fraternità anche all’interno della famiglia delle nazioni. In questa prospettiva, sarebbe davvero auspicabile la cancellazione o la gestione sostenibile del debito internazionale degli stati più poveri, oggi economicamente strangolati dagli interessi e dalla sete di guadagno delle multinazionali.
Ma soprattutto, cessino conflitti e guerre, perché portano solo morte e distruzione. Nessun risultato utile è mai stato ottenuto da bombardamenti indiscriminati che coinvolgono inevitabilmente, ieri come oggi, la popolazione civile, inerme e innocente. Anzi, si sono ottenuti risultati contrari. Afghanistan, Iraq, Libia, Siria ce lo insegnano. Oltre alla perdita di vite umane e alle tragedie familiari, sono andate distrutte ricchezze materiali, culturali e sociali, con la compromissione persino dell’integrità morale e spirituale di interi popoli.
Confidiamo in questa speranza di una umanità migliore e in Cristo, nostra pace.