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Non sono NATO per emigrare

Dal 3 Ottobre al 6 Novembre, il Mediterraneo sarà lo scenario di una esercitazione NATO (Trident Juncture), la più grande dalla fine della 2a Guerra Mondiale. Attualmente è appena finita, partita in agosto, in tutta Europa una grossa esercitazione di gruppi di paracadutisti per “pronto intervento” in caso di crisi (Swift Response).

Considerata la grave situazione migratoria, potremmo pensare che si preveda di soccorrere coloro che scappano dalle guerre in Medioriente. Non è così. In realtà verranno simulati nuovi scenari di Guerra e l’Italia ne sarà al centro.

Ma a che cosa serve la NATO? Bisogna prima di tutto chiarire che, nonostante la poca chiarezza al riguardo, essa non dipende dall’ONU e nemmeno rappresenta un sistema difensivo promosso dall’Unione Europea (UE). Anzi questa non chiarezza fa il gioco di chi vuole che essa si sostituisca a ONU e UE.

In realtà la NATO è sotto diretto comando USA: chiede l’aumento delle spese militari agli stati membri, anzi li impone come alla Grecia; decide attacchi con esiti disastrosi tipo in Iraq e Libia; sotto copertura promuove il disastro in Siria da cui proviene la maggioranza dei profughi; si guarda bene dall’intervenire in altre aree calde come ad esempio in Yemen, sotto attacco da parte degli alleati dell’Arabia Saudita.

Non è certo questo l’aiuto di cui necessitano coloro che migrano, perché non gli è permesso di vivere in Pace a casa propria. E pertanto noi non vogliamo questa NATO e loro non vogliono emigrare a causa di essa. Vogliamo invece che l’ONU, i cui funzionari competenti già da tempo producono report di alta qualità, e l’UE promuovano politiche di solidarietà, civiltà e Pace!

(FD)