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Settimana della rete InfamigliaPerLaPace, 16-21 agosto 2015

Capestrano, 16-21 agosto 2015

Capestrano, 16-21 agosto 2015

Dagli eremi di Celestino V alla città dell’Aquila con le sue ferite ancora aperte dal terremoto, da monti solcati da praterie entrate nella storia del cinema a paesi dall’anima medievale che lottano per un futuro con antiche radici e nuovi valori.
E’ in un’altra delle periferie dell’Italia, sulle montagne dell’Abruzzo, che la rete InfamigliaPerLaPace ha vissuto la sua settimana comunitaria dell’estate 2015, dopo le esperienze in Calabria, Friuli, Sicilia e Puglia degli anni precedenti.
Stessa la formula, nuove invece le sollecitazioni che le visite e gli incontri hanno portato ai 57 partecipanti, quasi in pari numero tra adulti e ragazzi. L’obiettivo anche quest’anno era quello di vivere un’esperienza per tutta la famiglia, che fosse coivolgente in ugual modo per adulti e ragazzi. Proprio sotto questo aspetto la settimana ha visto la novità di un rapporto molto vivo con il paese che ha ospitato la settimana, Capestrano, il cui convento di San Giovanni è stata la base di partenza per tutte le visite. Grazie all’iniziativa della locale Pro-Loco, insieme ai capestranesi sono state organizzate con successo una cena conviviale a base di prodotti tipici e due serate di cinema in piazza dedicate a famosi film girati in Abruzzo. Per finire, l’ultima sera il castello medievale ha ospitato una serie di laboratori di lavori manuali e di cucina abruzzese oltre a travolgenti danze popolari tradizionali. I ragazzi hanno fatto la parte del leone creando un immediato affiatamento con gli omologhi di Capestrano, dimostrando di nuovo la loro capacità di superare qualsiasi barriera culturale.
Un prodotto dell’attività manuale sono stati i segnalibri in macramè, consegnati alle persone incontrate quali simbolo dell’intreccio di relazioni create lungo il cammino; incontri documentati da un giornale creato dai ragazzi per conservare la memoria dell’esperienza vissuta.
Filo conduttore della settimana è stata l’enciclica “Laudato Sì” di Papa Francesco, piena di significato per i luoghi visitati: da un lato la bellezza dei monti, dei boschi, delle ricche sorgenti d’acqua, dall’altro le minacce portate dalle discariche di rifiuti industriali, dai progetti di nuove grandi opere di dubbia utilità per il territorio, dalla speculazione post-terremoto. Ad illuminare la strada, la scelta di papa Celestino V, con il suo rifiuto di obbedire alle logiche del potere pur di restare fedele al Vangelo, approfondita grazie all’incontro con un importante testimone della nonviolenza in Italia, Pasquale Iannamorelli, animatore da 35 anni della rivista “Qualevita”.
Ospite virtuale è stato anche lo scrittore Ignazio Silone, delle cui opere, ambientate in Abruzzo, sono stati ripresi brani di valore universale per la costruzione di un’etica della libertà e del servizio.
Luigi Pasotti