Mail YouTube

“Sono in attesa di una novità”

Pax Christi Italia ricorda e ringrazia Arturo Paoli

Cent’anni di fraternità recita il titolo dell’ultimo suo libro, che contiene uno scritto di Perez Esquivel, premio Nobel per la pace e suo amico fin dai primi anni dell’esperienza argentina.

Cent’anni di grazia per tutti. Cent’anni di eredità vitale da trasmettere con cura.

Partecipiamo con commossa gratitudine al dolore di tanti per l’esodo pasquale, nella notte del 13 luglio, di Arturo Paoli. Aveva 102 anni. Ha portato con sé il vento trasformatore del Concilio Vaticano II (1962-1965), del “Patto delle catacombe” sulla povertà (1965), delle assemblee di Medellìn (1968) e di Puebla (1079) orientate all’opzione cristiana per i poveri.

Il suo Dialogo della liberazione (1969) è stato per GustavoGutierrez la fonte della teologia della liberazione.

Arturo si è assunto l’impegno di camminare con i poveri sopportando umiliazioni ed emarginazioni, intrecciando la fede cristiana con l’amore al prossimo, la passione sociale, l’azione culturale e un intenso fervore contemplativo.

Radicato nel Vangelo di Cristo (diceva che “la povertà nel Vangelo è fame e sete di giustizia”), nella testimonianza di Charles de Foucauld (così come di Teilhard de Chardin, di La Pira e e di tanti volti della grande famiglia della pace), Arturo ci aiuta a entrare nel mistero della Chiesa dei poveri per “amorizzare il mondo” con relazioni di pace, giustizia e misericordia.

            “Sono in attesa di una novità”, scriveva alcuni mesi fa.

Anche noi siamo parte del suo sogno.

Possiamo assumercene la responsabilità percorrendo e allungando i suoi sentieri… nella certezza che “Camminando s’apre cammino”.

Grazie fratel Arturo!

Firenze, 13 luglio 2015

Pax Christi Italia


11717403_906384526102272_6665449231795437712_o